Finalmente in uscita ad Aprile, il prodotto C.O.A.L.: Un gioco di carte da 2 a 4 giocatori edito dalla DaSt@Work. Con estremo piacere vi mostro le immagini del progetto, essendo l’art-director ho avuto la fortuna di scegliere l’ambientazione e realizzare tutto quello che comporta la parte grafica. Il regolamento invece è stato creato da Stefano Castelli. Qui sotto l’anteprima della scatola e dei materiali:Il tutto è ambientato un futuro ucronico, generato da una grande scoperta: nell’anno 1890 con l’invenzione del processo di Eterizzazione del carbone, diventa possibile generare dal combustibile una quantità di energia fino a ottanta volte superiore. Da questo evento nasce il mondo di Steampunk di C.O.A.L. e il gioco tratta di scontri tra enormi Steambot controllati da esperti piloti, tutti ben intenzionati a vincere la lega mondiale (Combat Oriented Armored League ,appunto).
Si potrà scegliere tra ben quattro modelli diversi di Steambot, ognuno di questi con una tipologia diversa di combattimento.
Questo è solo un’assaggio del progetto, se volete approfondire com’è nata la sua parte grafica e vedere altre illustrazioni, vi rimando all’articolo intero, cliccando qui sotto:
Nel gioco, si potrà scegliere il proprio Steambot preferito grazie a un’apposita plancia di cartoncino (con tanto di segna ferite) e una carta-pilota con le proprie regole speciali:
Ma andiamo a approfondire nomi e caratteristiche di questi enormi colossi di metallo, alimentati da vapore ed energia elettrica. Il primo modello di fabbricazione inglese si chiama Lancelot, Il più corazzato dei quattro, votato allo scontro diretto. E’armato con una pesante lama, un braccio aggiuntivo e un enorme scudo elettrico. L’idea iniziale da cui son partito per la creazione di questo Steambot era un treno a vapore.
Sempre dalle fabbriche Inglesi, esce il modello chiamato Merlin. Il più snello di tutti, ma grazie a due enormi pile di Volta, questo Steambot riesce a utilizzare l’energia sia per attaccare con grandi fulmini che difendersi con campi elettrici. L’idea da cui son partito per realizzarlo è quello di un palombaro del ‘900.
Passiamo poi dai modelli delle fabbriche germaniche: Gunther. Meno corazzato degli altri ma estremamente più veloce, tanto che la sua specialità sono gli attacchi combinati. Oltre che suoi enormi pugni, può fare affidamento anche a un arpione elettrico che può partire dal suo busto. Il riferimento per il concept di questo è stato il classico sommergibile Nautilus misto alle sembianze di un gorilla.
E per concludere il quarto: Siegfried. E’ Il più massiccio e resistente, fatto per incassare colpi e rispondere con mosse semplici ma potenti grazie al pugno allungabile e la grande morsa. Oltre a questo, il suo vero punto di forza è il lanciafiamme con il quale può portare efficaci attacchi di fuoco. Per concepire la sua forma sono partito da una semplice stufa antica.
Gli Steambot potranno combattere nell’arena tramite le carte che permettono di effettuare manovre, e all’ausilio di un quantitativo di energia a vapore o energia elettrica. Ogni modello ha un mazzo personalizzato da usare, e con la propria tattica dovrà cercare di distruggere i colossi avversari.
Qui sotto alcune delle illustrazioni realizzate delle 80 carte disponibili per le azioni di ogni robot, contrattacchi e dotazioni speciali.
Infine alcuni dei piloti famosi della lega, tutti estremamente eterogenei, provenienti da ogni tipologia di età e rango delle due nazioni avversarie. l’Automa a schede forate serve per muovere gli steambot negli scontri di addestramento, per questo assomiglia a un sacco di pugilato.
Se volete conosce di più sul regolamento vi rimando a due utili link: Uno con la recensione delle meccaniche di gioco su sito italiano Gioconomicon (QUI), e l’altro sulle caratteristiche tecniche nel sito internazionale di BoardGameGeek (QUI).
Per leggere il regolamento invece, basta cliccare su questo link (QUI)
Per concludere infine anche il piccolo video di presentazione in inglese, visto che il gioco è bilingue per invadere anche il mercato internazionale.
E’ tutto!
P.S: Dimenticavo di inserire i primi progetti/studio fatti per gli steambot e le loro armi caratteristiche 🙂
i robottoni mi ricordano tantissimo le miniature di warmachine, e ciò è sicuramente un bene 😀
Ma uno dei piloti è a sua volta un robot, o sbaglio? LoL
non possono mancare i vobot fvancesi, russi-zaristi e italiani dannunziani, lo sai sì?!
Uno dei piloti per ora si vede che ha solo degli impianti meccanici e la maschera a gas (;)), mentre l’altro è un semplicissimo automa con comandi preimpostati per le gare di addestramento.
Per le altre case di produzione pensa che abbiamo già il nome per quella italiana: F.I.A.T. (Fabbrica Italiana Automi Torino)! 😀
Reblogged this on Il Paradroide and commented:
Il mio gioco, C.O.A.L., presentato dall’illustratore Alan D’Amico. Con video!
bello provato al play e merita 😀
Grazie, ha avuto un gran riscontro al suo giorno di uscita. Alla Play di modena abbiamo fatto sold-out!